di Paolo
Ortolani
Quarant’anni e non dimostrarli! Questo potrebbe
essere il sottotitolo dell’interessante iniziativa promossa dal Cus Camerino
rugby, programmata per domenica 29 aprile, intesa a celebrare gli esatti 40 anni
della rinascita del rugby camerte.
Ad essere precisi, si dovrebbe parlare di “terza
rinascita” in quanto la storia gloriosa di questo sport a Camerino porta la
targa dell’anno 1936 quando, sotto la improbabile quanto complicata
denominazione di “Comando federale di Macerata – fascio giovanile di Camerino”,
la squadra partecipa ai campionati nazionali giovanili dal 1936 al 1939. Poi il
buio assoluto fino a quell’alba radiosa del 25 aprile 1972. Anni difficili
quegli anni settanta, percorsi da fremiti di cambiamenti sociali ed economici
ove i giovani, ancora una volta nella storia dell’umanità, hanno assunto il
ruolo di protagonisti. Il campo sportivo
“della Vittoria” in puro sabbione d’arenaria, ospita la prima discesa in campo
della rinata formazione locale, contro il fortissimo Ascoli. I locali
incassarono un onorabile 26
a 3. Ancora il sipario della tenebra sportiva ed eccoci al
10-10-10, il numero fortunato dei “cinghiali” nostrani. E’ la data del primo
incontro ufficiale del rinato rugby camerte
sotto l'egida del centro universitario sportivo. Avversari i Pretoriani
Recanati che hanno ragione degli emozionati esordienti per 15 a 11. E’ l’avventura del
campionato di serie C regionale 2010/11. Camerino si comporta molto
dignitosamente conquistando tre vittorie, 17 punti e la settima posizione in
classifica. A seguire, il torneo appena concluso di serie C 2011/12, girone 6
umbro-marchigiano, che assume addirittura lineamenti di vera e propria leggenda
vivente. Terzo posto in classifica con 61 punti all’attivo.
Oggi il rugby camerte è una realtà straordinaria che
aggrega un folto gruppo di giovani universitari e un pubblico piuttosto nutrito e appassionato. Domenica 29 aprile, a partire dalle ore 15,
presso gli impianti sportivi de “Le
Calvie”, dopo 40 anni, di nuovo l’incontro contro gli Amatori Ascoli e, a
seguire, il “terzo tempo” aperto a tutti, una merenda in allegria tra i
giocatori di oggi, i veterani del 1972 e i tifosi delle due squadre. Ma lo sport
sano è anche solidale. Saranno raccolte libere offerte da destinare
all’Associazione europea familiari e vittime della strada onlus che sostiene
molto da vicino la squadra e testimonia attraverso il rugby, la cultura della
guida sicura sulle strade e il valore della vita, soprattutto tra i giovani, i più tragicamente colpiti.
Nessun commento:
Posta un commento