sabato 28 novembre 2009

Emozioni azzurre e tante grazie, davvero

17.000 mila persone a inseguire una palla ovale. Con lo sguardo, con la voce, con il cuore.
Da tutta Italia, ma soprattutto da tutte le Marche.

La bellezza di seguire i piccoli del nostro minirugby, rincorrersi sul campo. La bellezza di vederli fare il corridoio di ingresso per le due nazionali.

Cantare l'inno italiano all'intero di uno stadio che chiedeva quasi venissero aperte le curve abitate solo dagli uomini della croce rossa.

Esultare per la serpentina di Mc Lean, combattere col pensiero al fianco di Bergamauro. Il timore nel vederlo uscire e la soddisfazione nel vederlo tornare in battaglia.

I calci che centrano i pali e quelli che i pali se li sognano. Glu up&under come se piovesse (qualche volta anche all'indietro), qualche delizioso grubber che esce vicino la bandierina.
E un drop che regala altri tre punti.

Un placcaggio al collo assassino e il giusto rosso. Così non si fa, l'hanno capito anche i bambini!

La mischia italiana che spinge e spinge ancora e va a prendersi quella meta tecnica negata con la Nuova Zelanda.

Tutto questo con le tribune che fino alla fine hanno voglia di fare la ola, che se non posson fischiare durante i calci, allora cantano l'inno per distrarre il samoano. Che sbaglia ancora.
Tifosi che entrano ed escono sorridenti come quel sole che oggi ha baciato tutti, dopo la pioggia minacciosa della notte.

Peccato per quello steward che non avendo capito di essere a un match di rugby e non una partita di calcio, ha indossato per tutta la partita il cappellino da carpentiere, fissando, invece che il campo, la tribuna centrale. Forse cercava un intruso, o forse solo qualche folle invasore di campo.

In realtà ha trovato soltanto persone che avevano voglia di vedere come rimbalza quella strana palla. In tanti l'hanno vista per la prima volta, dal vivo, nella nostra regione. Chissà che non continueranno a seguirla.

E alla fine di tutto Giancarlo Oresti, deus ex machina dell'evento che si può sciogliere e godersi un po' di festa nello stand della sua Amatori rugby Ascoli. Ringrazia tutti, sorride a chiunque, ma è a lui che vanno i più grandi ringraziamenti per un sabato così speciale.

8 commenti:

  1. grandissima giornata, emozionante e unica perchè fino ad oggi il rugby sembrava essere solo una cosa da andare a vedere a Roma o in tv e invece ce lo siamo ritrovato sotto casa, grazie agli amici di Ascoli.
    e pensare che al Del Duca ci ero entrato sempre da "nemico".... che ci volete fare sono un ex ex ex calciofilo!
    a proposito di calciofili, forse lo sono un pò troppo gli steward di Ascoli con quella mania di togliere i tappi dalle bottiglie con il risultato di ritrovarmi il posto a sedere allagato.... ma prima o poi impareranno anche loro.
    saluti a tutti.
    rino

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  2. ...a proposito di calciofili, forse lo sono un pò troppo gli steward di Ascoli con quella mania di togliere i tappi dalle bottiglie

    e perchè il caschetto giallo da cantiere e lo sguardo sempre rivolto verso il pubblico? Ridicoli.
    W il rugby
    Sergio

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  3. Partito in rutardo, zoppo sulla destra e pesante del mio, sono riuscito a fare un km in pochi minuti per godermi la giornata ascolana del rugby. Arrivato giusto giusto per condividere Mameli con altre migliaia, mi sono anche goduto la Siva Tau. Unico disagio, il cu..,sedere, sempre bagnato per via dei gradoni alluvionati, fstidio minimo se consideriamo la grande festa in compagnia dei ragazzi della mia scuadra. Grazie Ascoli.
    Massimiliano.

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  4. prossimo appuntamento Ancona???
    battiamo il ferro finchè è caldo, forza comitato regionale!!
    rino

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  5. I miei sentiti complimenti al ASD Amatori Rugby Ascoli nelle persone che hanno potuto rendere fruibile questo evento meraviglioso, ed in secondo al Comitato Rugby Marche per il buon esito dell'evento. Un plauso particolare ad Onesti per aver profuso tutto il suo sapere ed essersi destreggiato nei meandri della burocrazia. Ora tocca a voi avere un campo da gioco che abbia questo nome, affinche tutto ciò fin qui costruito non vada disperso.

    Saluti

    Daniele

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  6. approposito di calciofili quelli che si divertivano ad appicicare adesivi ultras samb al del duca???
    la mamma degli imbecilli è sempre in cinta...

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  7. Bè, direi che è stata la sola occasione che gli ultras sanbenedettesi avranno, per parecchi anni ancora, di andare al Del Duca...

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  8. caro valko quando ero calciofilo ti avrei risposto per le rime ma adesso ti dico lasciamo stare gli imbecilli, non gli facciamo publicità, tanto stanno facendosi del male da soli.
    saluti.
    rino

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