Quattro giorni per dimostrare di valere l'Accademia federale.
E' quanto attende Bruno Bramanti e Gianluigi Silvetsri (Formiche rugby Pesaro) e Sabatino Di Maso e Daniele Corradetti (Sambenedettese 1973) che dal 6 al 9 dicembre saranno presso l'impianto dell'Acquacetosa.
Insieme ad altri 31 ragazzi sono infatti stati scelti per le selezioni per l'ingresso all'accademia federale di Roma.
Giorni di allenamenti e prove per meritarsi l'ingresso nella Accademie.
La crescita del rugby nostrano pasa anche da qui.
In altri argomenti proposti da questo blog, si è letteralmente scatenata la bagarre, mentre per questa notizia nessuno è intervenuto a dire la sua, Eppure, come marchigiani, dovremmo esserne tutti fieri; se si legge la lista dei ragazzi convocati notiamo 1 solo napoletano, 1 messinese, 2 di Firenze e cosi' via. Tra questi 2 di Pesaro, e potrebbe non essere una novità vista la scuola di quella Società, ma due addirittura della under 16 di San Benedetto. Non sembri questa una autocelebrazione ma, al di là di ogni giustificata soddisfazione, resta il fatto che i nostri ragazzi faranno parte di quel gruppo ed avranno questa grande possibilità. Se tutto lo staff tecnico che ruota attorno al rugby marchigiano fosse una solenne "sola", non credo si sarebbero potuti ottenere questi risultati. Nel nostro ambiente, come del resto in ogni altro ambito, ci sono persone valide che , gratis et amore dei, si adoperano per ottenere questi risultati. Ce ne sono altri che lo fanno per professione o comunque per soldi, ed infine altri che, forse avendo indossato una casacca da rugby per una mezzora di allenamento, hanno ricevuto la grazia di essere stati illuminati su questa scienza poco esatta che è il rugby. Da qui ad insultare chi paragona un campo sportivo ad un bosco che si può attraversare senza sbattere contro gli alberi senza considerare ovviamente che i giocatori, a differenza degli alberi, hanno la facoltà di muoversi, oppure di dire che l' altro ha distrutto il rugby a San Benedetto....ce ne passa.
RispondiEliminapersonalmente condivido quasi nulla dei sistemi di Jeppo, ritengo invece Del Giacco un ottimo allenatore col quale, tra l'altro, abbiamo ricostruito da zero il settore giovanile della Samb Rugby. Se ha qualche carenza dal lato umano, non credo stia a noi giudicarlo, ma non per questo entrambi devono essere insultati. Il pericolo per tutti è che il giorno che le circostanze dovessero portarci su sponde diverse tutti potremo essere tacciati di "tradimento" se non di peggio. E' un pensiero questo che, lo confesso, un po' mi turba e mi mette in apprensione. Togliamoci tutti le tute con la scritta "Italia" e pensiamo serenamente a questi ragazzi che non aspettano altro che imparare questo gioco soplendido e se ne fregano altamente di queste scaramucce che ogni tanto fanno i "grandi"
Saluti e salute a tutti
Sandro Simonetti
Oggi possiamo dire che il settore giovanile della Sambenedetese è di valore assoluto anche grazie alle persone che con la loro competenza e passione hanno dato stimolo e impulso positivo al movimento.
RispondiEliminaNon abbiamo ancora la quantità in tutte le varie categorie ma sicuramente abbiamo la qualità che è la cosa più importante.
Senza tanto autocelebrarsi, perchè non serve, tanto i numeri li può vedere chiunque, oggi grazie alla passione di tutti questo sport sta crescendo a San Benedetto. Certo ci sono delle situazioni limiti, per cui chiunque può permettersi di venr a cercar fortune nel ns. giardino, ma non crediate che si è così ciechi da non capire chi lo fa per passione e chi per interesse e chi per altro ancora. Per cui badiamo a far crescere questi ragazzi in un ambiente sano e con sani principi, che poi per il resto il tempo trova la giusta collocazione per tutti, buoni e cattivi. In fondo quello che conta è credere in questo sport e nei ragazzi che lo praticano, il resto non conta.
Un grande grandissimo applauso a Sabatino e a Daniele, ma in particolar modo al loro allenatore Sandro, che è senza ombra di dubbio il miglior allenatore per giovanissimi nell'arco di 200 km.
Siete il miglior spot pubblicitario di questo sport, perchè in voi c'è amore, passione e sani principi. Un'abbraccio
"..ritengo invece Del Giacco un ottimo allenatore col quale, tra l'altro, abbiamo ricostruito da zero il settore giovanile della Samb Rugby.."
RispondiEliminaDiverse persone potrebbero sentirsi offese da questa dichiarazione...
Tra l'altro vorrei ricordare a Simonetti che del Giacco alla Samb voleva rimanere, ma non l'avete più voluto.
Il problema di Del Giacco non è la sua capacità di allenare che è indubbia, ne sui metodi di cui alcuni potrebbero dissentire. E' sulla persona e questo lo sa sia il mio amico Sandro che l'amico Valko.
RispondiEliminaScusate se insisto, ma qui si parla di due giovani promesse del Rugby che sono patrimonio della Samb Rugby, e che hanno iniziato quando già Del Giacco non stava più alla Samb, per cui l'associazione fatta è assolutamente fuori luogo.
"Tra l'altro vorrei ricordare a Simonetti che del Giacco alla Samb voleva rimanere, ma non l'avete più voluto"
RispondiEliminaMi sembra anche a voi legionari non vi hanno voluto più. Non e' che eravate compagni di merende con Del Giacco?
Voi del piceno dovreste parlare di più e polemizzare di meno.
A Pesaro abbiamo anche noi delle discussioni ma sicuramente non usiamo il blog per farlo come a voi mi sembra piaccia molto.
COMPLIMENTI AI RAGAZZI PER L'OPPORTUNITA'.
Forza siamo tutti con voi.
Quanto sottolinea l'anonimo di Pesaro non fa una piega.
RispondiEliminaLasciamo fuori le polemiche da questo post.
L'intervento di Sandro (che non ha bisogno di avvocati) è chiarissimo, si tratta di un puro elogio e riconoscimento a chi si occupa con serietà e passione di rugby nelle Marche. Chi interviene pescando in polemica pezzi del discorso di Sandro, forse, non ha riflettuto a sufficienza e perde l'opportunità di contribuire ad apportare serenità al movimento rugbistico marchigiano.
Io sono fiero che 4 ragazzi delle società marchigiane abbiano l'opportunità di una visibilità nazionale, sono fiero che i miei figli possano condividere con loro questa esperienza, perchè questi ragazzi, anche solo raccontando la loro esperienza ai compagni di squadra, contribuiranno a creare entusiasmo ed esperienza collettiva.
Forza Ragazzi!!!
... evviva il rugby!
GiuseppeF
genitore di figli rugbisti
Giuseppe ha centrato il problema, In questo blog non si riesce mai a fare commenti sereni e c'è sempre qualcuno, anonimo e non, che si inalbera e spara giudizi.
RispondiEliminaVorrei anche capire chi potrebbe offendersi a sentir dire che Giaccò ha contribuito in modo determinante alla ricostruzione del settore giovanile della Samb.Ci si può offendere per la verità ? Io giudico solo per quello che mi compete. Qualcuno, invece,ha già scritto le sentenze.
Se provassimo tutti insieme a creare una rete protettiva al nostro lavoro tenendo lontani gli avventurieri, i fasulli, quelli che facilmente salgono sul carro dei vincitori, i disonesti, e provassimo a formare un gruppo di lavoro tra tutti i tecnici di categoria per un confronto periodico ed uno scambio di esperienze, magari davanti ad una pizza, forse la domenica, incontrandoci su di un campo da rugby, potremo relazionarci con un po' più di amicizia.
Se ci accorgiamo che qualche porta conduce ad ambienti poco puliti, a noi sta il compito di chiuderla. Lasciamo ad altri l'incombenza di sbatterla, serrarla a doppia mandata e gettare la chiave.
Sandro Simonetti
"Vorrei anche capire chi potrebbe offendersi a sentir dire che Giaccò ha contribuito in modo determinante alla ricostruzione del settore giovanile della Samb."
RispondiEliminaquello che hai scritto ora è MOLTO diverso dal dire che ha creato le giovanili da zero...
"ricostruire" era il termine che avevo usato anche nel primo intervento....ma spesso capita di leggere quello che si vorrebbe leggere
RispondiEliminaSandro