Fonte: Cus Camerino
di Paolo Ortolani
Gli Amatori Fermo guardano dall’alto i giovani universitari camerti. Un impegno costante condotto ad alto livello li pone in una posizione di classifica interessante, a ridosso della blasonata Legio, regina indiscussa del campionato. L’ultimo incontro non può che considerarsi come un “pro forma”. Non è così invece per il Camerino che cerca di accomiatarsi con una prestazione lusinghiera. La compagine camerte si presenta a ranghi ampiamente rimaneggiati.
Come da copione, Fermo subito a testa bassa, anche se i cinghiali sembrano reggere adeguatamente l’urto. Col passare del tempo però, complice qualche disattenzione in difesa, Fermo cresce e comincia a macinare punti, imponendo così la legge del padrone di casa.
I cussini dimostrano di essere all’altezza della situazione. Consistente la spinta del pacchetto di mischia e buon il lavoro della touche. Peccato però che, in fase di costruzione di gioco, spesso è mancata la dovuta concentrazione e la necessaria lucidità. Si è vista qualche bella azione d’attacco che solo in un caso ha ottenuto il giusto riconoscimento dei 5 punti di meta grazie a Pavoni. Il miglior regalo di buon compleanno. Il calcio dell’ovale viene, come di consueto, affidato a Ronconi che realizza, unitamente ad altre due punizioni per il bilancio complessivo di 13 punti. Gli Amatori Fermo hanno confermato essere compagine di alta classifica. Con l’applauso finale dei tifosi convenuti, il tabellone registra il risultato definitivo di 40 a 13 per i fermani.
A partita e campionato ormai in archivio, ecco un breve rendiconto. Encomiabile e produttivo il lavoro svolto dal coach Giampaolo Ronconi che ha saputo inserirsi e farsi apprezzare dal gruppo. Evidenti i progressi tecnici che è stato capace di ottenere e i risultati raggiunti al primo anno di campionato: 3 vittorie e 17 punti. Per tutti parla capitan Andrea Pavoni, il trascinatore della squadra: “E’ grande la soddisfazione nell’aver ricreato dal niente una squadra, un gruppo, una famiglia. E’ una sensazione sconosciuta a tutti meno che a noi. Il bilancio è estremamente positivo. Il mio sogno è vedere tanti ragazzini venire al campo ad apprendere da noi lo spirito di questo sport”.
Bisognerebbe citare i nomi di tutti i protagonisti, nessuno escluso. Ognuno ha fatto la sua parte dando il massimo impegno. Alla conclusione di questa magica avventura, la sintesi dello spirito di questo sport: per il Cus Camerino rugby tanta amicizia, tanta fatica, tanto coraggio e poi la forza del gruppo. Anche fasciati e con le stampelle, ci sono stati sempre tutti! Per realizzare il sogno ci hanno messo la passione e solo chi sogna potrà entrare nella leggenda. Oggi, come nel lontano 1936, è questo il rugby a Camerino.
Nessun commento:
Posta un commento