venerdì 14 gennaio 2011

"Andare avanti guardando indietro"

Mauro e Mirco Bergamasco

con Matteo Rampin

autori del nuovo libro

"Andare avanti guardando indietro"

edizione Ponte alle Grazie


Da qualche anno il rugby si sta conquistando un seguito sempre più numeroso e particolarmente appassionato nel pubblico italiano, anche di quello femminile. Due campioni della palla ovale come Mauro e Mirco Bergamasco, affiancati da Matteo Rampin, dimostrano in queste pagine che i motivi di tanto successo non sono affatto accidentali, ma affondano le loro radici nei regolamenti, nell'orgoglio e nell'umiltà dei giocatori, nella disciplina, nell'etica stessa del rugby. In una parola, nella sua filosofia. Tecniche, mischie e placcaggi, il celebre "terzo tempo" e i fiumi di birra che dopo ogni partita riconciliano le squadre avversarie, il proverbiale fair play dei giocatori e del pubblico, la logica fondamentale del gruppo, sono tutti aspetti che agli occhi di molti potrebbero perfino sembrare paradossali, ma che indicano risvolti umani e morali insospettabili quando si assiste alla vera e propria battaglia che si combatte sul campo, fra fango, sangue e botte da orbi. Veri e propri "eroi della porta accanto", i fratelli Bergamasco illustrano con semplicità il significato di uno sport che, al di là degli obiettivi strettamente agonistici, riflette in profondità la lotta che anima la vita e i nostri impulsi più ancestrali, riprodotti nel microcosmo sociale che è la squadra: in virtù dei caratteri non convenzionali di questa disciplina sportiva, la "filosofia rugbistica" si propone sempre di più come una metafora efficace in campo educativo e formativo.

GLI AUTORI

Mirco e Mauro Bergamasco, classe 1983 e 1979, padovani, sono le bandiere della nazionale italiana di rugby. Sono cresciuti entrambi nelle giovanili del Petrarca, dove hanno esordito in prima squadra a meno di vent'anni. Mauro è il giocatore in attività con il maggior numero di presenza in nazionale, mentre Mirco, sempre in nazionale, vanta il record di mete realizzate.

Matteo Rampin è consulente personale di atleti, allenatori, manager e artisti di livello internazionale. Il suo approccio al miglioramento e al cambiamento si basa sull'applicazione delle neuroscienze a procedure non convenzionali di problem solving. Medico, psichiatra e psicoterapeuta, è autore di una ventina di libri pubblicati in Italia e all'estero, tra cui Al gusto di cioccolato (Ponte alle Grazie, 2005).

Il gesto del passare all'indietro fa dell'umiltà una virtù strategica. Infatti una regola universale, che nel rugby si apprende subito, è "se non passi, s enon fai partecipare gli altri il gioco non funziona". La palla, come la vita, non è fatta per essere trattenuta. Occorre mettere in circolo i talenti, per farli fruttare. Detto altrimenti: per avere, si deve dare.

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