venerdì 25 febbraio 2011

Settimana d'oro per la Fainpalst Ascoli

Fine settimana intenso ad Ascoli dove, tranne la prima squadra e il minirugby, tutte le formazioni di casa sono state impegnate tra le mura domestiche.

Ha iniziato Venerdì alle 17,30, in notturna, la U18 di Gianluca D’Amico che ha regolato direi agevolmente i pari età di Fermo. Troppo affamati di vittorie gli ascolani e inoltre bruciava ancora la sconfitta all’andata, in definitiva partita a senso unico e risultato finale 47-0 per gli ascolani.

Il Sabato sono stati di scena all’Aurini i campionati studenteschi provinciali per le scuole medie e superiori. Molti gli studenti, maschi e femmine, che hanno voluto provare l’emozione di cimentarsi in una disciplina comunque difficile e, credetemi sulla parola, foga e impegno non sono mancati. Tante sono state anche le categorie che hanno registrato partecipazione e confronto e proprio l’elevato numero di scuole qualificate per la fase regionale testimonia il buon lavoro fatto dai tecnici Ciavatta e Pignoloni coordinati da D’Amico.

E arriviamo alla giornata che ha sottoposto ad un vero e proprio esame la capacità organizzativa della società ascolana. Uomini e donne, e qui stiamo parlando sia degli atleti che del personale di società, sono stati impegnati su ben due campi nell’organizzazione di eventi che ricorderemo a lungo.

Si inizia con la sfida di campionato tra le rappresentative U16 di Ascoli e Ancona. Padroni di casa che finalmente recuperano giocatori importanti mentre è proprio sui cambi che l’Ancona, pur non rinunciando a vender cara la pelle, paga lo scotto maggiore. Le truppe cammellate nerobianche di coach Duncan Stewart infilano più volte, e senza pietà, i dorici che comunque si prendono la soddisfazione di segnare, seppur sfiniti, la meta della bandiera. Il punteggio finale vede gli ascolani vittoriosi ma si registra soddisfazione da parte di tutti.

Nel frattempo nell’impianto Ecoservices di Castel di Lama, che il magnifico Peppe Traini ancora una volta ci ha messo gentilmente a disposizione, è iniziato quello che doveva essere, e che è stato, l’evento della giornata: la settima tappa della Coppa Italia di Rugby a Sette femminile, otto le squadre presenti: All Reds e Olmate da Roma e Oriolo, L’Aquila, Perugia, Teramo, Pesaro, Ancona e le padrone di casa ovvero le Black Mamba.

Il programma prevedeva due gironi e a seguire gli scontri diretti con conseguente classifica finale, e così è stato. I due gironi sono stati rispettivamente vinti dalle Black Mamba, sostenute da un tifo inusuale, e dalla Mustang Pesaro, squadra di grande valore tecnico che normalmente gioca nella serie A del rugby a 15. Finale ovviamente senza storia, troppo forti le pesaresi, ma secondo qualcuno il fatto che alcune giocatrici dell’Aquila siano andate a rimpinguare le ridotte fila delle Mustang farebbe si che la vittoria finale vada alla formazione di casa. Ma alla fin fine non è questo che importa, certo la squadra sarà felice di tale risultato ma la cosa più significativa è che oltre ad Ascoli e Teramo, le ormai ex novizie della manifestazione, anche lo Stamura Ancona sia riuscita a varare una nutrita compagine femminile e questo non può che qualificare il movimento rugbistico marchigiano.

Ma non è tutto perché all’Aurini dopo la U16 sono scese in campo ben 5 formazioni U14 divise in due concentramenti: Ascoli, Samb e Iesi A nel primo mentre per il secondo si sono scontrate Iesi B e Ancona. Nel primo si è registrato il netto successo dei padroni di casa che hanno regolato lo Iesi A con il punteggio di 24 – 14, primo e attesissimo successo contro gli iesini, e a seguire hanno superato la Samb per 22- 19 con una rimonta strepitosa dallo 0 – 19 del primo tempo.

Nel secondo concentramento anche l’Ancona, squadra che a inizio campionato aveva incontrato molte difficoltà per il numerico scarso, s concedeva il lusso di battere lo Iesi B.

In chiusura che dire, bella giornata di rugby e soddisfazione a piene mani per l’Amatori Rugby Ascoli ma il plauso più grande è per Patrizio, per Basilio, per le cuoche, per le mamme e per tutti coloro che ci hanno dato una mano per fare un terzo tempo per 300 persone durato 4/5 ore.