mercoledì 30 giugno 2010

Regione Marche: la crescita del rugby non si ferma

I numeri stanno ancora una volta dalla parte della regione Marche. Il rugby sul territorio è in continua crescita e il trend degli ultimi anni non si ferma.
Questo quanto scaturito dalla Riunione delle Società del Comitato Regionale Marche tenutosi venerdì scorso a Jesi.

Alla presenza di buona parte dei club della regione, il presidente del Comitato Maurizio Longhi ha parlato orgogliosamnete di un incremento degli atleti tesserati da maggio 2009 a maggio 2010 da 1792 a 2238, una crescita in percentuale del 20,37%, decisamnete superiore alla crescita livello nazionale che si è attestata al 9,66%.

Una grande crescita anche nel numero degli enti scolastici affiliati, da 10 a 18 con un incremento in percentuale del 44,44% a fronte della crescita del 14,07 % a livello nazionale.

Numeri che fanno ben sperare anche per le crescita dei vari settori giovanili, come si è auspicato il presidente Maurizio Longhi: "Spero che nel giro di tre anni riusciremo a fare tornei Under 8, 10 e 12 addirittura a livello provinciale e non solo regionale come avviene oggi. Sono già molto contento del grande numero di ragazzini che hanno partecipato ai tanti concentramenti organizzati nella passata stagione e un complimento a tutte quelle società che hanno accompagnato anche solo pochi ragazzini, dandogli comunque la possibilità di giocare a rugby assieme ai ragazzini di altre società".

E infatti se solo 6 società della regione quest'anno hanno fatto l'under 14, tante sono state quelle che hanno partecipato ai concentramenti con l'under 12.

Una riunione in cui si è sviluppato un acceso confronto attorno la nuova regola che impone alle società di schierare in Under 16, 18 e 20, sempre e per l'intera partita (unica eccezione in caso di espulsione) 15 giocatori in campo, pena la sconfitta a tavolino e la penalizzazione in classifica (dopo la terza sconfitta a tavolino, l'esclusione dal campionato). Una regolamentazione decisa a livello federale che potrebbe mettere in difficoltà non poche società marchigiane, tutte ancora storicamente giovani, che negli scorsi campionati hanno sempre avuto problemi di numeri. Pur dicendosi tutte decise a trovare sempre più ragazzi, hanno espresso la loro preoccupazione di non riuscirci.

Per quanto riguarda invece le seniores, le Marche anche il prossimo anno avranno Pesaro in serie B, tutte le altre in serie C e nel campionato femminile Pesaro e forse Ascoli, con la società che probabilmente farà partecipare la sua squadra almeno ad una delle competizioni ufficiali.

Per quanto riguarda la serie C, Longhi ha precisato che sarà suddivisa in Serie C Elite, riservata a tutte le squadre che lo scorso anno hanno avuto l'under 16 e l'under 14, e in serie C a livello regionale: "Mi auguro che tante nostre squadre quest'anno si iscrivano alla serie C Elite anche perchè forse sarà un campionato meno duro rispetto all'anno scorso. San Lorenzo, Ancona, Ascoli, San Benedetto, oltre ovviamnete a Jesi, lo possono fare. Se insieme a Toscana, Umbria e Emilia Romagna saranno troppe squadre, allora passeranno per degli spareggi prelimari. Per tutte le altre società marchiginae che non potranno partecipare alla serie C penso a due gironi regionali creati sul criterio della territorialità. In questo caso, le prime classificate, se in regola con le giovanili, potranno comunque puntare alla promozione in serie B, assieme alle squadre della serie C Elite".

4 commenti:

  1. Cercate, cerchiamo tutti, di non sottovalutare i rischi delle nuove regole per le giovanili. Se la regola dei 15 sempre in campo fosse confermata non so quante Elite, Barrage di promozione o serie maggiori sarebbero a rischio. Fra l'altro cosi com'è da anche l'idea di essere un incentivo all'uso del gioco duro, se non violento, come tecnica di gioco.

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  2. Nella riunione sono stati esposti tutti i rischi, ma è anche emerso che la regola è questa e nulla si può fare per cambiarla.

    Le società possono solo lavorare al massimo e con tutte le forze per avere più giocatori possibili.

    Il richio ch qualche società non si iscriva è però concreto, anche se spero che non accada.

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  3. Tralascio volontariamente tutte le questioni di regolamento per le giovanili. Questa roba più la si rimestica e più puzza.
    Voglio sottolineare solamente quanto riportato nelle ultime righe del post, in cui si afferma che ci saranno "due gironi regionali creati sul criterio della territorialità".
    Spero sarà veramente così. La "territorialità" finora ci ha visti girovagare il primo anno per tutta l'Umbria e il secondo per tutta la Romagna...
    Inoltre, da quel che leggo in giro, non credo ci sarà tutta questa ABBONDANZA in elite...

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  4. X Valko.
    Ti manca la Toscana ... provvederemo.

    X Matteo.
    Noi nella fattispecie siamo impotenti, però esponendo le ragioni della contrarietà, e dove ci sono i sordi battendo qualche pugno sul tavolo, forse la FIR rivedrà qualcosa. Resta il fatto che i C.R. dovrebbero riportare a Roma i malumori e non solo gli entusiasmi, lo faranno?

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