giovedì 2 luglio 2009

Avis di Ascoli sponsr etico dell'Amatori rugby Ascoli


Comunicato stampa dell' Amatori rugby Ascoli. Nella foto Giancarlo Oresti, resposnabike marketing dell'Ascoli, con il presidente dell'Avis comunale.

UNITI DAGLI STESSI VALORI: questo è quanto ci ha spinto a mettere a disposizione dell’AVIS ascolana la nostra “sportività” ormai consolidata in campo e fuori dal campo. E’ nato così il primo Sponsor Etico dell’Amatori Rugby Ascoli.
Un binomio fortemente cercato da Giancarlo Oresti, Responsabile Promozione e Sviluppo della Società Amatori Rugby Ascoli e del Comitato Regionale Marche e fortemente voluto dall’ attuale Presidente del Consiglio Direttivo dell’ AVIS ascolana Paolo Angelini.

E’ ormai noto che L’AVIS (ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE) Sezione Comunale di Ascoli Piceno, ha la volontà di diffondere la cultura Avisina tramite l’attività sportiva e quella di aprire e diversificare le proprie attività di proselitismo verso nuove forme. Tutto questo si sposa bene con i valori che contraddistinguono i praticanti e i sostenitori del Rugby che hanno sempre dato esempio di lealtà e rispetto, conquistando anno dopo anno un consenso sempre maggiore verso un pubblico sempre più attento ai valori etici e morali .

L’ AMATORI RUGBY ASCOLI oltre ad impegnarsi a promuovere il Logo “AVIS” sui campi gare interne e allenamento mediante striscioni o altro, su carta stampata, radio, Tv e su tutti gli eventi organizzati , a posizionare il Logo “AVIS” sul sito ufficiale della A.S.D. AMATORI RUGBY ASCOLI in posizione “SPONSOR ETICO”, oltre che su abbigliamento Tecnico Sportivo, metterà a disposizione dell’ “AVIS” spazi dedicati in tutte le manifestazioni ed eventi collaterali ritenuti idonei a promuovere la Mission ed a sensibilizzare la popolazione e soprattutto i giovani al tema della donazione. Tutto questo allo scopo di far conoscere le finalità dell’AVIS predisponendo un punto informativo per eventuali chiarimenti ed iscrizioni all’Associazione e a veicolare tramite la pratica sportiva tra amici, pubblico, donatori e simpatizzanti, la cultura avisina anche con apposite riunioni, al fine di portare all’AVIS ascolana nuovi donatori per arricchire sempre di più questo meraviglioso “esercito” di volontari del sangue.

Quale sport migliore del nostro per avere uno sponsor etico? Perchè non estendere l'Avis come sponsor etico a tutte le squadre della regione? Pensiamoci, credo che sia una buona idea!

8 commenti:

  1. Matteo il mio intento è proprio questo, visto la diffusione capillare sul territorio di questa Associazione e i valori che ci legano, lo vorrei estendere a tutte le Società Marchigiane, creare nuovi contatti oppure perfezionare quelli già esistenti.
    Grazie per aver dato spazio a questa iniziativa.
    Giancarlo Oresti

    RispondiElimina
  2. Iniziativa interessante... ed assolutamente utile.

    Giovanni Menzietti

    RispondiElimina
  3. Giancarlo Oresti, Responsabile Promozione e Sviluppo della Società Amatori Rugby Ascoli e del Comitato Regionale Marche ha realizzato una iniziativa molto bella. Complimenti.

    Mi domando, con una leggerissima vena polemica e apprezzamento: Se trova degli sponsor non etici dall'alto della sua figura di "RESPONSABILE Marketing dell'intero Comitato Regionale Marche" la porta in dono del rugby marchigiano o per pagare quei giocatori che ormai hanno cominciato a chiedere il conto per le promesse fatte di un rugby professionistico? O per giocatori che arriveranno da categorie superiori come promesso?

    Sicuramente sono un cretino che pensa queste cose.
    Mi sono già pentito.
    Scusatemi.

    Questi ascolani mi stanno sempre più simpatici . . . . ..

    RispondiElimina
  4. Qundo devo rispondere ad un anonimo, mi resta sempre difficile esprimermi al meglio, non riesco ad inquadrare se chi scrive e commenta è un dirigente di società, un consigliere regionale, un addetto ai lavori, un atleta, un simpatizzante ecc. ecc. Tutto questo per capire su quale direzione e a quale livello indirizzare una risposta. Il valore e l'etica è sicuramente un patrimonio che non possiamo disperdere, perché è stato e sarà per noi quell'elemento che ci ha sorretto e che ci ha caratterizzato fino ad oggi, più dei soldi, perché se i soldi sono arrivati e continuano ad arrivare lo dobbiamo solo a questi valori. Il mio compito è quello di promuovere il Rugby attaverso il Comitato Regionale Marche e avvicinare sempre più persone a questa disciplina sportiva, non trovare i soldi per pagare gli stipendi dei giocatori, a questo ci devono pensare le singole società secondo le loro possibilità economiche e secondo le loro ambizioni. A presto Anonimo, spero di conoscerti presto. Giancarlo Oresti

    RispondiElimina
  5. Caro Giancarlo,
    ho sempre evitato di scrivere sui blog in quanto ho sempre sostenuto che il nostro sport vada praticato sul campo e discusso davanti ad una birra.
    L'astio e i veleni che si cagliano sulla tastiera dimostrano, in modo inequivocabile, che i tastieristi non hanno fatto fino in fondo il loro dovere e, con la persona di turno, sfogano la legittima frustrazione.
    Mi preme manifestarti la stima per quanto hai fatto sinora e per tutto ciò che hai in cantiere di realizzare e che conosceremo nel prossimo futuro. Sono certo che utilizzerai nella maniera che più ti è congeniale, e quindi migliore, le eccedenze energetiche che tali "patimenti altrui" dovessero produrti.

    Con Affetto
    Settimio Valentini

    RispondiElimina
  6. Torno solo oggi a guardare e noto la polemica. Non condanno la critica, anche se personalmnete non la condivido, quanto la mancanza della firma.

    Che abbia paura di esporsi?

    RispondiElimina
  7. Picenold, tanto per non smentire la propria indelicatezza nel comunicare, chiede all'anonimo oltre alla firma che è sempre segno di civiltà, di rileggere quello che scrive perché, pur avendolo riletto quattro o cinque volte, non è sicuro di aver capito quello che voleva dire. Poi cattiveria ha voluto che il nostro, volendo confermare la simpatia degli ascolani lui escluso, arrivasse a pensare che neanche l'NN avesse capito cosa stava scrivendo. Empaticamente, Franco.

    RispondiElimina
  8. L'idea dello sponsor etico non è male anzi....purtroppo però è inutile nascondersi dietro un dito, stampare loghi sulle maglie costa dei soldi, e non sempre è facile reperirne. L'etica i valori e tutto il resto hanno fatto di questo sporti un grande sport ma le ditte che fanno i lavori voglio € e non parole.

    RispondiElimina