mercoledì 3 dicembre 2008

Sabato le elezioni del comitato regionale di rugby

Sarà un sabato di importanza storica per il rugby marchigiano. Nella mattina del 6 dicembre infatti si costituirà nuovamente il comitato regionale di rugby vista la grande crescita di questo movimento in questi ultimi anni.
La regione, rugbisticamente parlando, quindi non sarà più rappresentata a livello nazionale soltanto da una delegazione, ma da un vero e proprio comitato con compiti maggiori a livello di organizzazione di campionati e selezioni regionali.

Il comitato sarà costituito da un presidente e sette consiglieri. Praticamente certa l'elezione alla massima carica di Maurizio Longhi, già presidente della delegazione, mentre è tutto da vedere chi saranno i sette consiglieri. Al momento infatti sono nove i candidati (Giorgio Badioli, Gabriele Del Monte, Luca Faccenda, Ferdinando Annibale Gozzi, Giancarlo Oresti, Bernardo Perozzi, Stefano Petrella, Massimiliano Petrelli e Sergio Scaloni) e due di questi alla fine rimarranno fuori dai giochi.

La riunione e le votazioni per la costituzione del comitato si terrà sabato mattina 6 dicembre alle 10 presso la sala riunioni del CONI REGIONALE ad Ancona.

Intanto venerdì i ragazzi delle varie società marchigiane selezionati dal tecnico federale Salvatore Rea si troveranno a Jesi per l’allenamento delle selezioni regionali under 14 e 15. Domenica a Pesaro poi le due partite contro le due selezioni dell’Umbria.

18 commenti:

  1. La speranza è che i sette consiglieri siano, oltre che rappresentativi di tutto il movimento marchigiano, anche portatori di competenze idonee ad arricchire tutto ciò che potrebbe risultare utile alle diffusione del rugby. L'unica cosa invece di cui non abbiamo bisogno, e spero di non essere l'unico a pensarla così, sono i portatori di acqua, leggi soldi e privilegi, alle società più forti. Per quel poco che ho saputo sembra che le idee che Longhi ha espresso in qualche occasione promettano per il meglio poi si vedrà. Picenold.

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  2. Sinceramente non capisco quali possano essere tutti sti soldi, privilegi e leggi che possono essere fatte per le società più forti.

    E nemmeno mi pare che ad oggi siano avvenute cose del genere.

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  3. Matteo, solo per interesse si possono individuare i club che rappresentano i candidati?

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  4. Ti posso solo dire che Del Monte e Badioli sono di pesaro.

    Gli altri sinceramente non lo so.
    Anzi vediamolo di scoprirlo tramite il blog!

    Di San Benedetto non c'è nessuno?

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  5. Perozzi Bernardo è di San Benedetto

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  6. Gozzi e Oresti sono stati presentati unitamente da Fermo ed Ascoli, almeno credo.
    Per Matteo: non ci nascondiamo dietro un dito, se fosse come tu dici mi spieghi perché le suddette società forti non hanno mai accettato l'idea di consiglio geograficamente rappresentato e hanno voluto che il criterio di votazione adottato fosse quello classico che tiene conto dell'anzianità,ecc..ecc.?
    Bada bene, non ho parlato di irregolarità o furbizie, però credo che le varie quote girate alle varie società non siano tutte uguali. Per quote intendo tutto quello che esce dalla Federazione regionale, financo la presenza presso le squadre dei tecnici regionali. Comunque avevo già precisato che le idee di maurizio fossero valide, almeno sulla carta. Ciao Picenold.

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  7. Parlo a titolo puramente personale.

    Non credo che alcune società godano di quote superiori rispetto le altre a meno che non sia previsto dalla federazione in base all'anzianità (come per i voti da te citati).

    In quanto alle votazioni, è vero che il peso delle società non è lo stesso, ma credo che il problema si potrebbe sollevare di più nel caso in cui le società esistessero più o meno dallo stesso numero di anni e quindi tutte egualmnete forti e radicate nel territorio.

    Non credo invce che sia giusto paragaonare il peso di una società appena nata a quello di una che lavora da decenni. Se fosse come dici tu, una società come il fermignano, che nemmeno fa un campionato quest'anno, perchè dovrebbe avere lo stesso peso di pesaro,jesi o san benedetto?

    Fra l'altro credo proprio che in tutti gli sport le società con maggiore anzianità abbiano un peso maggiore. Ovvio che tale peso aumenta anche in base alla categoria che la prima squadra si trova a disputare, ma (aimè) in questo caso di squadre almeno in B non ne abbiamo.

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  8. Il mio pensiero non era rivolto alle squadre, bensì al territorio, potrebbe anche succedere che una intera provincia possa essere non rappresentata e non mi sembra una prospettiva positiva.
    Poi per un discorso più generale io credo che gli USA, almeno nello sport, possano essere imitati, se non proprio copiati, e, andando nel pratico, se il diritto di scelta sulle nuove leve, vedi il basket, che favorisce le formazioni più deboli rende i campionati meno sbilanciati non vedo perché lo stesso criterio non possa funzionare da altre parti. Picenold.

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  9. Be, un draft per decidere l'assegnazione dei nuovi giovani rugbisti alle varie squadre saerbbe davvero interessante. Peccato che visti i soldi che girano è già molto se un ragazzo rimane a giocare nella squadra della sua città ;-).

    Piuttosto penso che sia dato maggior peso a chi c'è da più tempo solo per l'esperienza che hanno in campo sportivo, anche a livello societario.

    detto questo io davo per scontato che ogni provincia avrà almeno un suo rappresentante. Tu PicenOld temi che non sarà così?

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  10. Scusami non ho completato il pensiero, volevo dire che nel territorio dove il rugby è ancora poco conosciuto se non ci investi non accade nulla e così, almeno nella forma attuale, chi cerca di fare lo fa a sue spese.
    E' un pò come il lavoro nelle scuole: se sei tutor fai del bene al movimento ma non ne trai nessun beneficio (es. noi siamo tutor in tre scuole medie ma la ns. U15 stenta a decollare ovvero insegnamo a 50/60 ragazzi che però non possono giocare con noi).
    Più distribuzione delle risorse forse è uguale a più rugby in giro, non a caso ho citato i tcnici federali che da queste parti per averli li devi chiamare. Picenold.

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  11. "Tu PicenOld temi che non sarà così?"
    Non è un timore mio, anche perché so che Maurizio non vuole questo, credo che sarebbe solo una ipotesi sventurata.

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  12. Per Piceno Old.

    Più lavori, più risultati hai, più voti hai. Se guardi bene, San Benedetto ha il quoziente voti più alto nelle Marche, xchè ha prodotto un giocatore in nazionale e presso l'accademia "Francescato". Per la ripartizione delle risorse economiche (magari fossero), sono d'accordo con te, ma purtroppo le risorse sono poche ed indirizzate verso la produzione di un lavoro di qualità attraverso Tecnici territoriali, arbitri (corsi di formazione), selezioni regionali a cui la tua società vedo che partecipa in maniera importante. Poi chiaramente, sarà il futuro consiglio regionale a individuare e far5e decollare verso progetti importanti, le esigue risorse che la F.I.R. mette a disposizione.

    Per pura cronaca, confermo quanto detto da Matteo; è la F.I.R. che quantifica il coef. voti e non il comitato regionale; questi si limita solo a verificare che tutto quanto scritto sia in regola.

    Posso confermarTi che quasi tutte le società delle Marche hanno rappresentato o candidato un elemento, solo le società nate quest'anno e quelle non in regola con i regolamneti regionali non hanno espresso o appoggiato i candidati.(regolamento F.I.R.)

    Saluti Dandan

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  13. Errate corrige:

    Non regolamenti regionali, ma dicesi regolamenti nazionali.

    Scusate

    Dandan

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  14. Signori miei non perdete tempo a spiegarmi i regolamenti o a chiedermi conto delle risorse che io vedo non essere messe a disposizione di tutti in modo equo, ci stiamo nascondendo dietro ad un dito: questa elezione, come d'altronde tutte le elezioni in Italia, prevedono accordi più o meno solidi (ed il giorno in cui tutto traballa è di norma quello precedente alla votazione cioè oggi). Questi accordi non vengono fatti per decidere il modo di distribuire le risorse a tutti o come investire nei posti dove il rugby è meno presente e se qualcuno dice qualcosa di diverso mente sapendo di mentire. Comunque riepiloghiamo i candidati per provincia: Pesaro 2 (?), Fermo 1 (Amatori Fermo), Ascoli 3 (1 Samb 1973 e 2 Amatori Ascoli), Ancona e Macerata e Iesi saranno i 3 rimanenti per differenza. Su Ascoli la ripartizione originaria era 1 per la Samb 1973 e 1 per l'Amatori Ascoli, poi era stata individuata dalla delegazione uscente una terza persona, di provenienza ascolana, per la specifica professionalità nel settore marketing ed è stato chiesto ad Ascoli di candidare anche lui.
    A questo punto saputo a quali società fanno riferimento i due pesaresi ci si potrebbe divertire a fare pronostici. Certo che se facessero capo entrambe al Pesaro Rugby allora caro Diotallevi ti faccio una domanda: che senso avrà avuto parlarne? Ci aggiorniamo a dopo Sabato. Picenold.

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  15. Sono uyno delle Formiche e uno della Pesaro rugby.
    Ma dove sta il problema?
    Sinceramnete non ho capito.

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  16. Dai Matteo per favore, non voglio dire che offendi la mia intelligenza, ma non posso credere che tu sia così ingenuo. Dai dopo Sabato avremo tutti le idee più chiare. Picenold.

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  17. Non offendo nessuna intelligenza. Piuttosto mi pare che si voglia sempre vedere del marcio anche quando non c'è.
    Pesaro ha due candidati come Ascoli.

    Voi li candidate insieme a Fermo, Pesaro insieme alle altre società della provincia che non riuscivano a candidare nessuno.

    Non penso ci sia nessun caso da montare.

    Cmq come dici tu finalmente domani saremo illuminati!

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  18. Caro Old, spiegami quali sono le risorse che tu vedi non messe a disposizione in maniera equa,facendo nome cognome ed indirizzo, perchè sarebbe bello che tutti noi sapessimo quello che tu sai o vedi o immagini. I regolamenti, possono chiarire, a volte, dubbi...... o qualunque altra cosa che ogni persona ha in mente.

    Dandan

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