Una dimenticanza imperdonabile. Figlia di chi si affida solo alla memoria e forse di una mentalità maschilista.
Ed è un errore.
Perchè il rugby da tempo non è solo sport da uomini. Anche in Italia.
Da qualche anno ha preso piede il rugby femminile e c'è una società marchigiana che senza dubbio si può annoverare fra le fondatrici del campionato italiano.
Si tratta della squadra pesarese Cidiesse che ha continuato il lavoro della Marconi Pesaro, la squadra femminile del liceo scientifico.
Da più di dieci anni queste ragazze si vedono al campo da rugby di Pesaro per allenarsi alla stessa maniera degli uomini.
Purtroppo per loro sono ancora poche le squadre e società femminili capaci di contare così tante giocatrici per giocare un campionato di rugby a 15. Però loro, stoiche, continuano a sopravvivere in serie A.
Quest'anno possono ancora arrivare quarte, cogliendo i playout.
E cosa ancora più prestigiosa, in questo momento hanno una giocatrice impegnata nel 6 nazioni femminile. Si chiama Giulia Bratush ed è stata schierata nel ruolo di ala nella sfida contro l'Inghilterra.
Un movimento, quello del rugby femminile, che, seppur fra qualche problema, è destinato a crescere.
A quando altre società di rugby femminile nelle Marche?
A quando altre ragazze in nazionale? E qualche ragazzo (ovviamente nella nazionale maschile)?
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