Una pesarese in prima linea al 6 Nazioni. Domani Lucia Gai vivrà un momento magico della sua carriera rugbistica. Convocata un po’ a sorpresa per la prima trasferta del 6 Nazioni femminile, partirà addirittura titolare nella gara d’esordio, quando alle 19.30 si troverà ad affrontare ad Ashbourne, a 20 chilometri da Dublino, l’Irlanda.
Ad annunciare il suo utilizzo sin dal primo minuto in campo dall’inizio l’allenatore azzurro Andrea Giandomenico, che si affida ad una squadra con un buon mix fra veterane e giovani come Lucia: «Per noi si tratta di una rifondazione, perché abbiamo cambiato molto negli ultimi tempi. Ci sono ragazze giovanissime, alcune appena diciottenni. Anche per me si tratta della prima esperienza nel 6 Nazioni per cui non è facile fare pronostici. L’unica cosa di cui sono convinto è che scenderemo sempre in campo dando il meglio di noi provando a vincere una o due partite. Il nostro punto di forza è il gruppo e lo spirito che ha sempre contraddistinto queste ragazze».
E per Lucia sarà una sfida nella sfida. Dopo aver iniziato a giocare da trequarti centro nella Cidiesse Pesaro rugby, passata al Riviera del Brenta lo scorso anno è stata inserita in mischia come seconda linea, ed ora in nazionale dovrà ricoprire il ruolo di pilone. Al momento non è il suo ruolo, ma chissà che con la grinta e la convinzione che la contraddistingue non riuscirà a mettersi in mostra ancora una volta.
Immagino che non ci sia modo di vedere la partita, nemmeno via satellite o internet, vero?
RispondiEliminaPurtroppo no :-(
RispondiEliminaper vedere un rugbista marchigiano in tv mi sa che dobbiamo aspettare un ragazzo delle giovanili.
E' passato un po' troppo tempo dall'unico (se non sbaglio) marchigiano in nazionale.
Chissà che fra i giovani migrati in società più grandi non ne esca uno che riesca a vestire l'azzurro!
Bè, io già ne ricordo un paio: Croci e Camiscioni. E un altro ragazzo promettente si trova all'accademia di Tirrenia.
RispondiEliminaRisulterebbe dagli annali anche un certo Ferdinando Gozzi da Ascoli Piceno, è possibile?
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